PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

lunedì 23 marzo 2015

STERILIZZARE UN CANE GIUSTO O SBAGLIATO???


E’ da diverso tempo che sto pensando di  scrivere un’articolo sull’ Accoppiamento/Riproduzione/Sterilizzazione, non l’ho mai voluto fare perché il mondo della cinofilia è fatto a compartimenti stagni e, quando si prende la decisione di  mettere nero su bianco, si corre sempre il rischio di sbattere contro a ideologie diverse dalle nostre. 

In questo periodo, ho diversi clienti che hanno preso un cucciolo, molti dei quali sono femmine, tutti si stanno ponendo la domanda: “la faccio sterilizzare oppure no?”.
Tutti quanti, si sono persi nei meandri di internet, sono finiti nella fitta rete dei Pareri Contrastanti, a volte letti su portali per nulla specializzati a riguardo. C’è chi dice di “Si” che ci dice di “No”, il risultato è che si ritrovano più confusi di prima e a volte spaventati.

Molti nel settore della veterinaria, spingono sulla sterilizzazione. Sostengono che l’intervento riduce: 

  • l’impegno da parte del padrone nel gestire la femmina durante i periodi di calore, 
  • riduzione delle gravidanze indesiderate, 
  • formazione dei tumori a carico dell’apparato riproduttore, 
  • scomparsa del problema della gravidanza isterica.

Per quanto riguarda i Tumori, è un discorso molto complesso, che non si può esaurire in due righe. Le forme tumorali sono molteplici e non tutte colpiscono l’apparato riproduttore, la sterilizzazione può previene solo alcune forme, ma non tutte, inoltre non è detto che si formino.
Io possiedo una femmina di pastore,  sterilizzata, che periodicamente mi produce masse tumorali, costringendomi a tenerla sotto osservazione. Ambra negli ultimi 5 anni ha subito 4 interventi, l’ultimo piuttosto invasivo anche se con una prognosi positiva.

Facendo un indagine sul web, non sono riuscita a reperire nessuno studio statistico a riguardo.

Ho il brutto vizio di paragonare la salute del mio cane a quella dell’uomo, molto probabilmente questo è dato dalla mia esperienza passata in campo ospedaliero. Anche nella donna c’è il rischio di forme tumorali agli organi riproduttori (seno  - utero), però non per questo si usa l'asportazione degli organi, come mezzo di prevenzione, si utilizzano invece opportune e mirate visite di controllo, intervenendo solo dove il caso lo richiede.

Ma ritorniamo al nostro cane.
Ho rispolverato un libricino intitolato: “LA RIPRODUZIONE DEL CANE  - LE COSE DA SAPERE” scritto da Florence Desachy medico veterinario , l’aiuto del Prof. Alain Fontbonne  (Prof. Veterinario – Vice Presidente del Comitato francese dei Veterinari – Membro della Società Europea dei Veterinari), un piccolo manuale che spiega in modo semplice (per consentire a tutti di comprendere l'organismo del cane, le patologie, le cure).

…ho pensato che sarebbe stato per me l’occasione giusta per promuovere un libro di questo genere, soprattutto presso quelle persone che non riuscirebbero mai a capire come un’intera opera possa essere dedicata alla riproduzione dei cani, considerando che molti di essi, nel nostro paese, vengono disgraziatamente abbandonati presso i canili. La richiesta di cuccioli è enorme e sarebbe un errore non tenerne conto. Io faccio parte di colore che pensano che la riproduzione ben gestita dei cani di razza, con caratteristiche fisiche e comportamentali omogenee e anche in funzione delle diversità di razza, sia valida per consentire ai futuri acquirenti di trovare un compagno che si adatti, nel migliore dei modi, alla loro vita quotidiana, riducendo, quindi, il rischio di abbandono ….
… anche tenendo presente che, contrariamente a quanto si pensi comunemente, un cane e la sua compagna non hanno alcun bisogno di riprodursi per essere felici e soddisfatti.”
Alan Fontbonne

Se ci pensiamo bene, l’addomesticamento ha modificato in modo sostanziale il comportamento originario dei nostri cani, sia dal parto, sia alla relazione con i cuccioli. L’addomesticamento e la presenza continua dell’uomo nel rapporto con il cane, ha fatto scomparire certi comportamenti istintivi che rendevano possibile la sopravvivenza dei cuccioli in condizioni difficili.
La madre era solita rigurgitare il cibo pre-masticato per nutrire i piccoli. Se il nostro cucciolo si trova il cibo pronto in una ciotola, difficilmente andrà dalla madre a stimolarla per rigurgitare il cibo ingerito, quindi abbiamo la scomparsa di due atteggiamenti, il rigurgito da parte della madre, e la richiesta da parte del cucciolo. Se prendessimo questi due soggetti e se li mettessimo in natura, morirebbero entrambi.
E’ importante che l’Uomo capisca di non interferire troppo, sull’istinto di riproduzione dei cani, facilitando così questa importante fase. L’uomo può aiutare il suo cane, ma senza renderlo dipendente da lui.
È necessario riconoscere i propri confini, appoggiandoci realmente quando serve all’aiuto veterinario.

IL CICLO SESSUALE



La femmina

Le femmine hanno due periodi di calore all’anno, ogni 6 mesi circa che durano da due a tre settimane all’incirca. Mentre nel Cane Lupo Cecoslovacco le cose si manifestano in modo diverso. Alcune femmine il primo calore lo affrontano dopo l’anno e mezzo o due anni. Alcune di loro hanno due calori all’anno, mentre altre un solo calore all’anno.
Nelle razze comuni, il primo calore avviene intorno i 6 /15 mesi.
Capita che più femmine nello stesso branco abbiamo i calori contemporaneamente.

Le fasi del calore

Il ciclo conta 4 fasi, il Proestro e l’Estro (effettivo periodo del calore), il Diestro e l’Anestro (periodo del riposo sessuale).
Il comportamento e la fisiologia dell’animale subiscono alcune alterazioni durante ogni fare del calore.

PROESTRO
Ha una durate di 7/10 giorni ed indica l’inizio del calore. In questa fase si osservano le prime perdite ematiche e un visibile aumento della vulva. In questa fase i  maschi sono attirati dalla femmina, ma nonostante ciò la femmina in questa parte del calore li rifiuta.

ESTRO
Questa fase segue il il Proestro e ha una durata dai 5/10 giorni.  Le perdite ematiche iniziano ad arrestarsi, in questa fase, la femmina accetta le attenzioni del maschio. L’ovulazione ha esito in questo periodo , 2 o 3 giorni dopo che la femmina si è accoppiata con il maschio. Questo fattore è importante per avere un esito positivo su una monta.  Ecco che l’allevatore attento, fa coprire la femmina almeno tre volte, con un intervallo di un giorno tra una monta e l’altra.

DIESTRO
Questa fase dura dai 60 a 80 giorni, la femmina in questo periodo o è in gestazione oppure è in riposo sessuale se non è stata fecondata.

ANESTRO
Questo periodo segue il nuovo ciclo, la sua durata è variabile a seconda della razza, dell’età, e della mole.

Il Maschio.




Il maschio non ha un ciclo definitivo, entra in calore solo quando gli viene presentata una femmina in calore.

IL CICLO ORMONALE

L’ormone è una sostanza secreta da una ghiandola e rilasciata nel sangue, per agire in un secondo momento su un altro organo. Il ciclo sessuale dipende dagli ormoni sessuali che sono diversi  nel maschio e nella femmina.

ORMONI FEMMINILI

ESTROGENI
Vengono prodotti dalle ovaie, durante i calori. Il loro compito è quello di stimolare l’ipotalamo ( a livello cerebrale) che, a sua volta produce altri ormoni che generano l’ovulazione.

PROGESTERONE
Viene prodotto dal corpo luteo al momento dell’ovulazione. E’ indispensabile per la gestazione

GONADOTROPINE
Vengono prodotte dall’ipofisi, ghiandola situata alla base dell’encefalo. Sono di due tipi: l’FSH è l’ormone che stimola la crescita dei follicoli e viene utilizzata a fini terapeutici e l’LH che favorisce l’ovulazione.

OXITOCINA
Anche questa viene secreta dall’ipofisi e favorisce la dilatazione dei tessuti al momento del parto.

PROLATTINA O ORMONE DELLA LATTAZIONE
Anche lei prodotta dall’ipofisi, e ha il ruolo nel stimolare la produzione del latte.

ORMONI MASCHILI

TESTOSTERONE
Prodotto dai testicoli, è responsabile della comparsa dei caratteri sessuali secondari, cioè dell’aspetto fisico del maschio .

UTILIZZO DI ORMONI NELLA MEDICIA VETERINARIA

E’ assolutamente vietato utilizzare gli ormoni senza un consulto medico veterinario. Gli ormoni rivestono un ruolo molto importante nella vita di un cane ed è per questo che a livello terapeutico devono essere gestiti con la massima competenza ed intelligenza.

GONODOTROPINE
Provocano i calori e l’ovulazione. Trattamento dell’ectopia testicolare (mancata discesa dei testicoli)

ESTROGENI
Provocano l’aborto. Curano la gestazione nervosa. Provocano i calori.

PROGESTERONE
Sopprime i calori.

OXITOCINA
Aiuta nel parto.

TESTOSTERONE
Tratta la sterilità nel maschio.

CICLI IRREGOLARI
I cicli irregolari possono essere la causa della mancata fecondità.

Periodi di calore troppo lunghi: ovulazione tardiva
Periodi di calore troppo frequenti: iperestro , l’intervallo tra un calore e l’altro èp inferiore ai 4 mesi.
Periodi di calore rari: ipoestro quando l’intervallo tra un calore e l’altro è superiore ai 8 mesi. (Nel cane lupo cecoslovacco è  da considerarsi normale)
Assenza di calori: può significare un mancato sviluppo degli organi genitali o una mancanza di secrezione ormonale.
Queste situazioni vanno valutate insieme al proprio veterinario il quale determinerà la necessità o l’inutilità di un trattamento farmacologico.

CONTRACEZIONE CANINA

Il nostro cane, vive bene anche se non si riproduce, a mio avviso è una diceria quella che sostiene che una femmina debba fare almeno un parto nella sua vita.  Per marginare il problema dei calori e delle gravidanze indesiderate ci sono diversi sistemi.
Esistono soluzioni farmaceutiche, chirurgiche e pratiche.

RIMEDI FARMACEUTICI

Il vantaggio dei rimedi farmaceutici  è che non sono definitivi, quindi alterano l’organismo dell’animale, solo per  quella fase in cui si decide di intervenire.  Questo sistema andrebbe valutato molto bene, perché comunque comporta degli alti rischi per la salute.

RIMEDI CHIRURGHICI

Se si decide di percorre questa strada, dovete sapere che è a senso unico, una volta operato il cane, non si può più tornare indietro.
Esistono degli inconvenienti per quanto riguarda questo tipo di intervento e sono: aumento del peso dell’animale, e un’incontinenza urinaria nella femmina.
Vero che questi fenomeni non si verificano necessariamente, ma la probabilità di una loro comparsa non deve essere esclusa e trascurata, quindi anche questo aspetto dovrebbe esser tenuto in considerazione.
L’ovariectomia consiste nell’asportazione delle ovaie, l’isterectomia è l’asportazione dell’utero e l’ovarioisterectomia è l’asportazione delle ovaio e utero.

Asportare interamente l’utero consente di eliminare i rischi della gestazione, evitando l’obesità poiché l’attività ormonale persiste. Quindi i maschi vengono ugualmente attratti dalla femmina durante i periodi di calore.
Esiste un altro sistema usato dai veterinari  per controllare le gravidanze nei cani, anche se poco utilizzato ed è la legatura delle tube.  Con questo sistema si assicura una contracezione ma non si impedisce il verificarsi di infezioni uterine.

La contracezione nel maschio si effettua solo in due modi, o la castrazione o la vasectomia, che consiste nell’ostruzione dei canali deferenti. La sterilizzazione nel maschio è effettiva dopo le 3 settimane dall’intervento.
Molti utilizzano la castrazione nel maschio per ridurre l’aggressività, ma non credo sia un buon sistema, per mediare ad una cattiva gestione dell’animale, a meno che dietro a quel tipo di aggressività si celino altri disturbi. Altri casi in cui la sterilizzazione nel maschio viene effettuata quando si è in presenza di patologie prostatiche o di ernia perineale.

La sterilizzazione viene spesso utilizzata, solo per garantire al padrone una gestione semplificata della gestione dei calori, qual’ora fosse in possesso di due animali di sesso opposto. Oppure negli allevamenti viene utilizzata per evitare la trasmissione di tare genetiche.

RIMEDI PRATICI

Molti pensano che la gestione di una femmina in calore sia impossibile, io credo che non lo sia affatto.
Se siamo in possesso di un solo soggetto femmina, occorre solo fare attenzione che in quel dato periodo, non venga in contatto con soggetti di sesso opposto, utilizzando semplici precauzioni come: non lasciarla libera di vagare, ma tenendosela vicino mediante utilizzo di guinzaglio, non lasciarla incustodita nei cortili, perché i pretendenti potrebbero introdursi e compiere il misfatto, sarebbe meglio in caso di assenze del padrone che il cane fosse ricoverato o nel proprio serraglio, oppure in casa. Fatto questo di rischi per accoppiamenti indesiderati non dovrebbero sussistervi.
Se invece siete in possesso di due soggetti maschio e femmina, i casi sono solo due, o allontanate il maschio dalla proprietà durante il reale pericolo, ricoverandolo in una pensione, oppure ancora più semplicemente, se siete in possesso di un serraglio, vi ricoverate all’interno la femmina, solo per la durata del periodo effettivo di pericolo gravidanza, lasciando il maschio all’esterno. Il suo consorte rimarrà per tutto il tempo a farle da guardiano.
Sono sicura che molti di voi potrebbero rimanere scioccati per questo sistema, ma io lo preferisco nettamente ad un intervento chirurgico.  Di sicuro c’è un po’ da tribolare, ma si garantirà così l’integrità del cane sia a livello fisico che a livello psicologico.

Molti sostengono che con la sterilizzazione si possono risolvere diverse patologie degli apparati riproduttori, ma quali sono queste patologie?

FEMMINA

LE MAMMELLE
Sono organi a cui si deve prestare una particolare attenzione soprattutto durante la montata lattea.

LE MASTITI
Si tratta di una patologia non molto comune, ma quando si sviluppa può diventare grave, soprattutto quando stiamo parlando di mastiti cancerose.

Questo particolare problema si verifica solo durante l’allattamento, l’agente patogeno responsabile è generalmente uno stafilococco. I sintomi sono debolezza, febbre e le mammelle diventano dure. In caso di cancrena, la mammella diventa nera e fredda, con fuori uscita di pus di colore viola. Se la femmina non viene sottoposta ad alcun trattamento farmacologico, la morte è certa. Ecco perché occorre sempre fare molta attenzione durante l’allattamento, in presenza di anomalie è utile sentire parere veterinario.

TUMORI
La parole “tumore” è fonte di angoscia per i proprietari dei cani. I tumori come nell’uomo, si possono manifestare in qualsiasi periodo della vita dell’animale, ma più frequentemente si riscontrano nelle femmine anziane.
Molto spesso si presentano come un piccolo nodulo; purtroppo con la sola palpazione non è possibile fare una diagnosi oggettiva e definitiva. L’unico modo per capire di cosa si tratta  o è l’asportazione del tessuto, per poi analizzarlo, oppure prima di praticare l’intervento, si può vedere la natura della ciste mediante ago aspirato e in caso di esito positivo, procedere con l’intervento.
Quando si è in presenza di formazioni cancerose, si consiglia una radiografia ai polmoni per escludere eventuali metastasi.

GLI ORGANI GENITALI
E’ risaputo che tutti gli organi genitali sono i più esposti ai germi.

LA VAGINITE
Si tratta di un infezione abbastanza frequente, in alcuni casi se trascurata porta ad infertilità. Si manifesta con perdite vulvari, ci si accorge che qualcosa che non va, perché la femmina si lecca di frequente. La terapia può essere antibiotica. La vaginite colpisce di solito le femmine molto giovani.

INFEZIONI URINARIE
Si presentano con la presenza di pus, a livello delle vulva. L’animale appare astenico (debole  - spossato), tende a rifiutare il cibo, ma in compenso beve tantissimo. In alcuni casi l’utero tende a riempirsi di pus anche se non vi sono perdite.
Questo tipo di infezione prende i nomi di: metriti, o pirometrici ed entrambe richiedono un intervento chirurgico, una cura antibiotica potrebbe non essere sufficiente, ma la diagnosi spetta solo al veterinario competente.
Queste infezioni possono sopraggiungere dopo: un parto, un aborto, un trattamento contraccettivo. Di solito sono frequenti nelle femmine di età avanzata.
L’esame del sangue può esser utile per verificare il valore dei globuli bianchi, se è notevolmente aumentato consentirà di confermare la diagnosi di metrite.

TUMORI ALLA VULVA
E’ molto difficile valutare la gravità di un tumore senza un indagine mirata (asportazione del tessuto per analizzarlo). Molto spesso i tumori benigni della vulva sono causa di formazioni  di grasso derivante a una porzione dei mucosa, molto semplice da asportare. Mentre per quanto riguarda i tumori più gravi sono generalmente quelli ulcerosi. Si presentano di solito all’esterno, ma non generano alcuno sintomo particolare.
L’unica soluzione come rimedio a questo problema rimane l’asportazione del tessuto interessato.

TUMORI ALLA VAGINA
Questo tipo di tumore interessa le femmine in età avanzata, di solito queste forme tumorali sono raramente cancerosi e i sintomi si manifestano a causa della compressione che il tumore pratica sulla vescica, rendendo la minzione difficoltosa.

TUMORI DELL’UTERO
Nelle femmine, il cancro all’utero è molto raro. Si presenta con l’aumento del volume dell’addome con la comparsa talvolta di perdite ematiche, le quali potrebbero essere scambiate per perdite dovute ai calori.

TUMORI DELL’OVAIA
Molto frequenti nella femmina. Sono responsabili della modificazione del comportamento sessuale: durata prolungata dei calori, ripetizione dei calori.

L’ECZEMA DELLA VULCA
Questa infezione è molto frequente nei soggetti giovani, si presentano soprattutto nei primi calori. Le lesioni dei tessuti diventano purulente a causa dell’intensa leccatura della parte intessata.

PROLASSO DELLA VAGINA
Per fortuna è un fenomeno raro ma è interessante conoscerlo, perché presenta aspetti molto impressionanti. Si presenta con il riversamento all’esterno della vagina (come se fosse un calzino rovesciato all’esterno). Le cause possono essere dovute all’interruzione forzata di un accoppiamento, da un parto difficile o da un intenso sforzo nell’espulsione, in caso di costipazione intestinale. Si inizia a pensare che sia un fattore ereditario.

LA METRORRAGIA
Si tratta di sanguinamenti dell’utero, che si verificano lontano dai periodi di calore. Danno origini alle metriti, in questo caso i veterinari consigliano l’asportazione dell’utero.

MASCHIO 

I TUMORI
La maggior parte delle masse tumorali nei maschi, si sviluppa nei testicoli. Il testicolo tende a gonfiarsi, in alcuni casi il soggetto inizia a perdere i peli, urina in posizione accovacciata come di solito fanno le femmine, e presenta un aumento delle mammelle. La castrazione è il miglior trattamento per questo tipo di problema.

LA FRATTURA DELL’OSSO PENIENO
Il cane urina con difficoltà camminando. Questo tipo di inconveniente si manifesta quando si decide di separare il maschio quando questo è agganciato alla femmina durante la monta. Il rimedio è il riposo.

L’ECZEMA DELLO SCROTO
Si creano piaghe profonde sulla parte interessata, a causa del continuo leccarsi. Si pensa che questo tipo di problema sia dato da un allergia da: erba, cemento, tappeti. Il rimedio è quello di disinfettare con prodotti apposta la parte lesionata e impedire al cane di continuare a toccarsi. In alcuni casi estremi, lo scroto è così rovinato che la castrazione si rende necessaria.

LE ORCHITI
È un infiammazione dei testicoli molto dolorosa, per fortuna si presenta raramente. Il testicolo si presenta gonfio, arrossato e caldo.

LA CONGESTIONE DEL PENE
A volte capita che il pene del cane si congestioni, ovvero fuoriesca dalla sua sede/guaina e non riesca più a rientrarvi. Per risolvere il problema si può applicare del ghiaccio o della vaselina, per fargli riassumere la sua posizione corretta. Potrebbe verificarsi durante gli accoppiamenti.

I PROBLEMI DELLA PROSTATA
E’ un problema che è legato all’età avanzata del cane, si manifestano sotto forma di ascesso o masse tumorali. Il soggetto prova dolore durante la minzione e si muove con la schiena arcuata e le gambe posteriori rigide.
Non si può praticare l’intervento della rimozione della prostata come nell’uomo, ma è possibile trattare il soggetto o con un trattamento ormonale o chirurgico/castrazione.

L’ECTOPIA TESTICOLARE
Quando i cuccioli nascono i testicoli non sono ancora scesi nella loro definitiva sede. I testicoli oltrepassano l’anello inguinale per collegarsi nello scroto solo a partire del 5° giorno.  La loro posizione definitiva verrà raggiunta alla settima settimana, ma fino all’età di 5 o 6 mesi la cosa rientra nella normalità e non occorre preoccuparsi, ma solo tenere sotto osservazione.
Se uno o entrambi non prendono sede definitiva, sarà necessario asportarli. Infatti c’è il rischio di cancerizzazione dei testicoli interaddominali. Questa forma di cancro passa inosservata, fino a che il tumore non ha raggiunto dimensioni tali enormi, nell’addome dell’animale.
Si consiglia di asportare il testicolo.

ETICA – LEGISLAZIONE RIGURADO IL PROBLEMA LEGATO ALL’ECTOPIA TESTICOLARE

E’ giusto sapere che come il cimurro, l’epatite contagiosa (malattia di Rubarth), la parvovirosi, l’atrofia della retina (malattia oculare che può indurre alla cecità in pochi anni), la displasia coxo-femorale (anomalia della conformazione dell’articolazione dell’anca), la displasia dei gomiti, anche  l’Ectopia testicolare, in età superiore ai 6 mesi, viene considerata dalla legge come un VIZIO REDIBITORIO.
Un soggetto, i cui testicoli non siano ancora scesi, non può quindi essere messo in vendita (se parliamo di cani di razza). Se questo si verifica, la vendita potrà essere annullata, dopo una visita diagnostica accurata da parte di un veterinario competente, che provvederà a certificarlo.
Secondo la procedura seguente:
·         L’azione di garanzia per  vizio di consenso, in caso di inganno (dolo) da parte del venditore o di errore sulle qualità dell’animale acquistato, che sarebbero dovute essere concordate sul contratto di vendita (all’occorrenza, per l’animale destinato alla riproduzione).
·         L’azione in garanzia per vizio redibitorio; il venditore è tenuto a rimborsare il costo dell’animale e le spese inerenti alla vendita, talvolta comprensive di danni interessi.

Riguardo questo aspetto, c’è da verificare che il padre dei cuccioli sia sano, studi fatti, dicono che il problema è di origine ereditaria.  In teoria un cane colpito da questo tipo di problema per gli standar E.N.C.I o F.C.I. non sono ammessi alla riproduzione.

LA STERILITA’

Le cause di sterilità nella femmina:

  • ·         La femmina dovrà essere entrata nella pubertà, per mettere al mondo una cucciolata. L’età della pubertà varia a seconda della razza e dei soggetti.
  • ·         Si possono verificare cicli normali seguiti da interruzioni.
  • ·         Periodi di calore troppo ravvicinati
  • ·         Infezioni
  • ·         Accoppiamenti non riusciti bene, le cause potrebbero essere diverse, momento inadatto, scelta errata nel maschio, assenza di maturità nella femmina.
Le cause della sterilità nel maschio:

  • ·         Giovane età, inesperienza.
  • ·         Poca attrazione verso le femmine in calore
  • ·         Mancanza di sviluppo degli organi genitali, derivante spesso dalla consanguineità
  • ·         Gli spermatozoi non vengono prodotti in quantità sufficiente.
  • ·         Infezioni
  • ·         Accoppiamenti troppo ravvicinati.

Florence Desachy  Medico Veterinario - La riproduzione del cane cosa da sapere - Edizione De Vecchi Milano 2000
Alain Fontbonne Prof. Vererinario - Vicepresidente del Comintato Francese dei Veterinari - Membro della Società Europea dei Veterinari


L'anno scorso, quando mi occupavo della pubblicazione degli articoli sul portale "www.erauncane.it", portale che si occupava dell'altro lato della medaglia  del mondo cinofilo, ovvero quello che non viene detto, ho avuto la possibilità di approfondire il discorso sterilizzazioni, grazie al parere del Dott. Massimo Zuanetti Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia -Bologna, grazie ad un suo articolo.

29 Novembre 2013 – Sappiamo cosa significa “sterilizzare” un animale? – Dott. Massimo Zuanetti

Non avendo mai posseduto prima un animale e nello specifico un cane, non mi ero mai posto particolari quesiti, pur essendo un medico e per di più ginecologo-ostetrico, riguardo la sterilizzazione degli animali domestici.

Se il principio è il rispetto “vero” dell’ essere vivente (uomo o animale che sia) e quindi non interferire anche sulla sua fertilità,  cioè la spontanea capacità di riprodursi, perché animalisti,  associazioni pro-animali e persino veterinari avvallano per non dire consigliano la sterilizzazione dei cani e gatti?

Considerando che i cani in quanto domestici sono già limitati e direi super controllati dai loro padroni nelle frequentazioni dei loro simili perché sterilizzarli?

Ma soprattutto, sappiamo che significa “sterilizzare” un animale?
La sterilizzazione e’ una tecnica chirurgica, usata anche sul uomo e sulla donna, atta ad impedire la possibilità che la femmina possa rimanere gravida dopo un rapporto sessuale. Questa definizione apparente banale e’ correttamente applicata solo agli umani.
In pratica nell’uomo si esegue la vasectomia cioè la legatura e interruzione dei dotti deferenti in modo tale che gli spermatozoi non possano raggiungere le vescicole seminali. Tale tecnica benché irreversibile non altera né la sessualità né la produzione ormonale dei testicoli. In altre parole l’uomo non “sente” differenze se non nella possibilità di avere eredi!
Vale lo steso discorso per la donna dove si esegue la legatura e interruzione delle salpingi in modo tale da impedire che l’ovulo incontri lo spermatozoo. Anche in questo caso, pur essendo l’intervento irreversibile, non si va ad alterare ne la sessualità né la produzione ormonale delle ovaia.
Teoricamente negli animali si dovrebbe fare lo stesso, ma non lo si fa perché ai padroni interessa poco il problema riproduttivo vero dei loro quattro zampe, mentre interessa non essere infastiditi dai “calori”....
Per azzerare per sempre i calori, cioè il periodo degli amori, si esegue normalmente la castrazione, cioè l’asportazione delle gonadi (testicoli o ovaia) e in taluni casi nelle femmine anche dell’utero cosi i padroni non si stressano neanche più per le mestruazioni.....
E’ evidente che questo atteggiamento chirurgico invasivo e demolitivo porta all’azzeramento degli ormoni sessuali con ovvie conseguenze spesso negative per la salute dei nostri amici a quattro zampe.
E’ curioso che in un’epoca come la nostra dove l’animale domestico è letteralmente “umanizzato” si ritenga normale violare la sua natura ed identità sessuale in modo irreversibile e che questo non sollevi l’indignazione dei cosiddetti animalisti e padroni amorevoli....

Alcuni dati scientifici ci aiutano a capire i rischi/benefici della castrazione animale.

Da uno studio di Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences
Rutgers University New Brunswick, NJ 08901 “gli effetti positivi sul cane maschio castrato sono:

1 elimina il minimo rischio (probabilmente < 1% ) di morire di tumore ai testicoli
2 riduce il rischio di disordini non-tumorali alla prostata
3 riduce il rischio di fistole perianali
4 potrebbe ridurre il rischio di diabete (dati inconcludenti)

In negativo, castrare i cani maschi

1 se fatto prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 aumenta il rischio di angiosarcoma cardiaco di un fattore di 1.6
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 aumenta il rischio di decadimento cognitivo geriatrico
5 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute associato a molti altri problemi
6 quadruplica il piccolo rischio (< 0,6% ) di cancro alla prostata
7 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori al tratto urinario
8 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
9 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni

Per quanto concerne le femmine:

In positivo, sterilizzare i cani femmina

1 se fatta prima dei 2.5 anni d'età riduce di gran lunga il rischio di tumori alla mammella, il più comune tumore maligno nei cani femmina
2 elimina quasi completamente il rischio di piometra (infezione dell’utero), che altrimenti affligge circa il 23% e uccide circa l'1% delle femmine intere.
3 riduce il rischio di fistole perianali.
4 rimuove il rischio molto piccolo( ≤ 0.5% ) di tumori uterini, della cervice e delle ovaie

In negativo, sterilizzare i cani femmina

1 se fatta prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 Aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico di un fattore di 2.2 e di emangiosarcoma cardiaco di un fattore ( ≤ 0,5% ) questo è un tumore comune e principale causa di morte in alcune razze
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute con associati molti altri problemi
5 causa una “incontinenza urinaria da sterilizzazione” nel 4-20% dei cani femmina
6 aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario persistenti o ricorrenti di un fattore di 3-4
7 aumenta il rischio di vulva ipoplasica, dermatite vaginale, e vaginiti soprattutto per i cani femmina sterilizzate prima della pubertà
8 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori nel tratto urinar
9 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
10 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni

In conclusione, una lettura oggettiva della letteratura medica veterinaria rivela una situazione complessa in relazione ai rischi e benefici a lungo termine sulla salute associati alla castrazione nei cani.
L'evidenza mostra che la castrazione correla sia con effetti benefici che negativi sulla salute nei cani. Suggerisce anche quanto ancora non sappiamo su questo argomento.
Nella maggior parte dei casi il numero di problemi di salute associati alla sterilizzazione dei cani maschi supera i benefici per la salute stessa.
Per le femmine la situazione è più complessa. Il numero di benefici sulla salute associati alla sterilizzazione potrebbe superare, in alcuni casi (non tutti) i problemi di salute.
Quindi, se la sterilizzazione migliora le probabilità di una buona salute generale o la peggiora dipende probabilmente dall'età della cagna ed il rischio relativo di varie malattie nelle diverse razze.
La tradizionale età di castrazione a sei mesi, nonché della castrazione pediatrica sembrano predisporre i cani a rischi per la salute che potrebbero altrimenti essere evitati in attesa che il cane sia fisicamente maturo, o forse nel caso di molti cani maschi, rinunciando del tutto a meno che non medicalmente necessario.
L'equilibrio tra benefici e rischi a lungo termine sulla salute della sterilizzazione/castrazione varierà da cane a cane. Razza, età e sesso sono variabili che devono essere prese in considerazione assieme a fattori non medici per ogni singolo cane.
Raccomandazioni a favore della castrazione per tutti i cani non appaiono essere supportate dai risultati della letteratura medica veterinaria.”

Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick, NJ 08901


Le osservazioni che pone il Dott. Zuanetti, sono osservazioni interessanti. Qualcuno potrebbe non esser d'accordo, perchè chi lo scrive è un medico che opera nel settore umano, ma se oggi giorno si applica nel mondo veterinario metodi chirurgici umani sui cani, io credo che il parere di un chirurgo il quale opera nello stesso settore/ginecologico, ci possa illustrare in  modo semplice ed esplicativo le contro indicazioni.

Noi spesso quando pensiamo alla sterilizzazione, abbiamo in mente solo due punti, l'asportazione di un organo e la soluzione di un problema, ma non pensiamo alle ripercussioni di quell'asportazione ha sul nostro cane.

Chi mi conosce da vicino conosce il mio pensiero sulla sterilizzazione.
Qualcuno sostiene che il mio accanimento su questo discorso, sia legato al fatto che io allevo, ma non è così, anche perchè io non vivo di allevamento ma di altro, di conseguenza l'avere delle femmine intere, per me, all'atto pratico, è più un fastidio che un beneficio e mi riferisco alla gestione dei periodi di calore.
Il mio pensiero nasce circa 11 anni, ed ha preso forma strada facendo.
Se all'inizio, la vedevo come una possibile soluzione per chi non poteva o non voleva gestire il calore, ora non ne sono più tanto sicura e convinta, a meno che non si tratti di casi specifici legati alla sopravvivenza e salute dell'animale stesso.
Lavorando con i cani, ho notato molte differenze caratteriali, tra i cani interi e i cani sterilizzati (ancora di più se le razze coinvolte appartengono a determinate razze ad esempio il CLC, o razze non troppo manipolate dall'uomo, incroci di lupoidi o meticci) legati al loro modo di comunicare.

Rivedendomi, anche io in passato ho erroneamente consigliato, sostenendo i consigli dei veterinari, che il cane doveva venir sterilizzato, prima della maturità sessuale, questo per impedire all'animale di maturare/crescere scoprire determinati stimoli, questo per garantire al proprietario un animale più tranquillo e gestibile.
In effetti i soggetti sterilizzati prima dello sviluppo, non mostrano particolari tipi di aggressività legati alle fasi del calore, ma mostrano confusione nel capire determinate situazioni, difficoltà nell'aggregarsi con i cani interi, i quali durante i periodi di calore li prendono di mira, li attaccano, li sottomettono, e questo accade perchè l'animale sterilizzato è stato privato di un'identità, di un ruolo.

Questa settimana ho avuto modo di confrontarmi telefonicamente, con un veterinario che si occupa della selezione del Dogo Argentino, come animale da lavoro/caccia al cinghiale, il quale sostiene, l'idea che l'animale, se si decide per la sterilizzazione, deve avere l'opportunità di crescere mentalmente e sessualmente. 

La sterilizzazione se fatta troppo precocemente, non porta solo un cambiamento a livello fisiologico, ma anche mentale, portando l'animale a una perdita a livello: cognitivo/personalità/mansioni/ruolo/competenze, questo aspetto assume un valore ancora più importante per chi seleziona cani da lavoro, avere un buon genitore, completo di esperienze significa avere un buon insegnate per il cucciolo.

Quindi sarebbe saggio, che l'animale raggiunga la piena maturità, questo per consentirgli di vivere una vita equilibrata, in seguito all'intervento.

Penso alla mia Ambra, non posso che convalidare questo pensiero. Ambra nella sua vita prima di subire l'intervento, aveva provato sia l'esperienza del calore, che del parto, e queste due esperienze le sono state utili, nel tempo.

Dopo il primo anno di convivenza nel mio branco, all'età d 4/5 anni veniva sottoposta ad intervento chirurgico, ma le sue esperienze, la sua testa, il suo carattere si era consolidato, non ha trovato difficoltà nel continuare a vivere a contatto con i soggetti interi mantenendo il suo ruolo, inoltre Ambra è stata un valido aiuto con la gestione delle cucciolate di Luna, aspetto che non mi capita di vedere quando lavoro con cani sterilizzati, i quali in determinati momenti trovano difficoltà a relazionare con soggetti  interi. 

Io credo, che chi compra un cane, oppure lo adotti, debba avere la responsabilità di pensare anche al benessere psichico del cane e non solo quello fisico. Purtroppo la vita è fatta anche di questo. La nostra decisione va a manipolare in modo importante la vita del nostro cane.
Molti sostengono che se il cane non viene fatto riprodurre, non ha senso tenerlo intero, oggi sono arrivata alla conclusione, che si compia un grosso errore. Certo non avere il pensiero dei calori, è una grande comodità, ma è una scelta che tocca molti aspetti importanti nella vita di un cane.

L'argomento della sterilizzazione tocca da vicino il mondo degli abbandoni/canili, posso comprendere l'opinione di chi dedica il proprio tempo libero/volontari, i quali sono a contatto con realtà veramente toccanti, ma di fronte a una persona coscienziosa  ed attenta, non credo che si commetta nessun delitto consentire all'interessato di tenersi il cane intero, ma questo è un discorso che apre a mille dibattiti, e molto spesso accende gli animi, sfociando in considerazioni fuori luogo.

La cosa che mi spaventa di più, non sono tanto le varie ragioni, che spingono una politica al posto di un'altra, ma quando mi trovo davanti a concetti buttati a caso, senza un fondamento, concetti sostenuti soprattutto da persone che lavorano nel settore cinofilo, frasi come questa non dovrebbero essere nemmeno menzionate: "nel cane, la fase successiva inseminazione (aggancio, tappo, chiusa o come vien chiamato nelle varie zone il momento in cui il maschio"agganciato" gira il corpo e si pone posteriore contro posteriore) è fortemente dolorosa per la femmina, perché ha dentro di se un organo gonfio che, per fisicità, non può uscire, ma vien tirato via a forza. E per vari minuti". 
Concetti approssimativi, che hanno il solo scopo di spaventare i detentori, facendo leva sui sentimenti  che ci legano al nostro cane. 

In realtà quello che succede durante un accoppiamento è ben diverso da quello descritto sopra.
Madre Natura, non ha lasciato nulla al caso, il nodo che il maschio forma serve per non consentire allo sperma di fuoriuscire, e quindi correre il rischio, che il grande sforzo venga vanificato. Per un animale in natura è importante trasmettere il proprio gene, per la continuità della specie.

Si parla di dolore, potrebbe essere anche vero, ma ancora una volta, in Natura nulla è lasciato al caso. Anche per quanto riguarda il parto, quando vidi per la prima volta la  mia fattrice partorire, mi meravigliai nel vedere che la fatica era ridotta al minimo, e ne fui piacevolmente sollevata.

Occupandomi di CLC razza ancora molto giovane, e legata in  modo particolare al lupo, ho potuto notare diversi rituali, sia prima dell'accoppiamento che dopo.
Rituali che sembrano andare a celebrare e consolidare quell'unione. Basta pensare ai Lupi che quando si ritrovano dopo una separazione, o dopo la caccia, si  aggregano e iniziano ad ululare.

Vi lascio 4 video da visionare.
Il primo è prima dell'accoppiamento, il secondo è un tentativo di monta, il terzo è durante la monta, e il quarto è dopo la monta. 
Vorrei far notare che la femmina in questione ha tre anni ed è al suo primo accoppiamento. Potete notare da soli che non sta soffrendo.

E' importante che negli accoppiamenti, i soggetti vengano lasciati stare, devono muoversi in libertà, liberi di agire in autonomia, è assolutamente sconsigliato togliere a forza il maschio dalla femmina una volta che questo è agganciato, finito il suo lavoro, il nodo si scioglierà e il maschio si toglierà dalla femmina da solo, intervenire significa ledere sia l'organo maschile che quello femminile, come è sconsigliato far accoppiare una femmina a forza.










Non posso obbligare nessuno a pensarla al mio stesso modo, quello che posso fare è consigliarvi di leggere e documentarvi, ma fatelo nei canali giusti, quello che posso dirvi con assoluta certezza, è che se si rispetta la natura di un cane, e gli si permette di crescere, maturare, fare le giuste esperienze, crescerà in modo sano ed equilibrato, consolidando in modo corretto il proprio carattere e la propria indole.

BIBLIOGRAFIE

Florence Desachy  Medico Veterinario - La riproduzione del cane cosa da sapere - Edizione De Vecchi Milano 2000

Alain Fontbonne Prof. Vererinario - Vicepresidente del Comintato Francese dei Veterinari - Membro della Società Europea dei Veterinari


Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick, NJ 08901

Articolo: 29 Novembre 2013 – Sappiamo cosa significa “sterilizzare” un animale? – Dott. Massimo Zuanetti Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia -Bologna.


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